Il Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), che è il “luogo” ufficiale di rappresentanza degli interessi degli enti locali e di dialogo con la Regione, ha espresso il proprio parere sul testo di legge della riforma sanitaria.
Con 15 voti favorevoli e 3 astenuti, ha fatto propria la proposta dell’apposita Commissione del CAL, presieduta dal sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti, esprimendo l’intesa sul disegno di legge.
Consulta qui il testo della deliberazione.
I passaggi significativi, su cui vi è stato un accordo quasi unanime del Consiglio, sono:
1. il nuovo ruolo che la medicina territoriale – il ruolo dei medici di base, la funzione della centrale unica distrettuale – sarà chiamata a ricoprire nel complessivo sistema del Servizio sanitario regionale; essa dovrà essere supportata da un necessario trasferimento di adeguate risorse;
2. i nuovi presidi per l’assistenza primaria, inizialmente attuata con la riclassificazione di alcuni ospedali locali, e la possibilità di istituire ulteriori centri di assistenza intermedia in base alle esigenze della popolazione locale;
3. l’ampliamento dell’orario d’attività, da 12 a 24 ore, dei Punti di primo intervento sul territorio (Pronto soccorso).
4. il miglioramento del comparto sociale per l’integrazione tra le politiche sanitarie e le politiche sociali che il nuovo sistema comporta.
Va notato come la posizione espressa dal CAL metta in luce un approccio sostanzialmente collaborativo degli enti territoriali, che intendono entrare nel merito dei contenuti della riforma, apportandovi aggiustamenti e modifiche.