Politica

Riforma sanitaria: cosa ne pensa il Sindaco Urbani?

Intervista a Paolo Urbani, sindaco di Gemona. Ecco cosa non lo convince della riforma sanitaria proposta dalla Regione. Su queste basi porterà avanti il mandato che gli è stato affidato all’unanimità dal consiglio comunale nella seduta del 26 luglio scorso.

 

P1000710

 

Signor Sindaco, ha dichiarato che anche secondo lei una riforma sanitaria è necessaria, ma che questa riforma non le piace. E non solo per quanto riguarda l’Ospedale San Michele.Condivide le finalità ma non è convinto delle modalità individuate per realizzale o secondo lei sono sbagliati anche i presupposti?

La riforma è necessaria perché la legge “Fasola” non ha trovato compimento in questi vent’anni per diverse ragioni. Una su tutte: i flussi dei pazienti che, ad esempio, hanno consentito al nostro ospedale di essere ancora attivo. La riforma attuale presenta il conto della spesa solo agli ospedali del territorio e ricolloca la stessa spesa a favore degli ospedali di riferimento (Udine, Trieste, Pordenone) senza intervenire sui doppioni veri rappresentati da due Università in una piccola regione come la nostra e addirittura assegnando loro oltre alle eccellenze anche il compito di andare sul territorio.

Quali sono le principali contraddizioni che ha rilevato nelle scelte organizzative individuate nella legge?

Più di una. Appare fantasiosa l’indicazione che sugli ospedali di territorio messi in rete nel caso siano presenti due reparti simili, uno svolge l’attività programmata e l’altro l’urgenza. Appare singolare che nella stessa Azienda di riferimento con sede a Gorizia, due ospedali (Gorizia e Monfalcone) siano di riferimento a Trieste mentre altri due (Latisana e Palmanova) abbiano di riferimento Udine. Come si gestirà questo territorio in termini di organizzazione e flussi?

Irritante poi, per noi gemonesi in particolare,  il fatto che l’ospedale di Gemona venga riconvertito in semplice distretto socio-sanitario mentre altri ospedali con dati di accesso decisamente inferiori e poco distanti da altri nosocomi rimangono con tutte le loro funzioni.

Quale controproposta intende fare all’amministrazione regionale rispetto alle scelte fatte di realizzare la sinergia Tolmezzo-San Daniele e riconvertire il nostro Ospedale a Presidio per la salute?

La proposta è quella che il Consiglio Comunale ha deliberato all’unanimità nella sua ultima seduta: inserimento del nostro ospedale a tutti gli effetti tra quelli di base per acuti;  Pronto Soccorso ed Emergenza su 24 ore e da subito un tavolo di concertazione e di confronto con la Regione.

 

Pubblicità

One comment

Rispondi a Lorenzo Londero Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *