Politica

Rifacciamo il punto sulla sanità.

Dibattito e confronto a seguito dell”intervista a Gian Paolo Della Marina, capo Gruppo di “Scelgo Gemona”.

pronto soccorso gemonaDa più parti, specialmente dal dibattito presente sui social Network, il gruppo consigliare Scelgo Gemona, formato per gran parte da iscritti al Pd, è sollecitato a esprimersi sulla riforma sanitaria…
Apprendo anch’io che su Facebook veniamo sollecitati a esprimere la nostra opinione. Confesso che la cosa mi meraviglia. La posizione della lista civica Scelgo Gemona è stata chiara fin dall’inizio della campagna elettorale. Per chi ha voluto ascoltare ciò che avevamo da dire, ovviamente. Il nostro programma prevedeva il mantenimento delle attuali funzioni del “San Michele” con in più l’attivazione di un importante centro di riabilitazione, rispetto al quale facemmo esplicita richiesta all’assessore regionale alla sanità. Altro che ambiguità o immobilismo! Ci siamo mossi con chiarezza e trasparenza per tempo e senza alcuna opacità o strumentalizzazione.

Poi cos’è successo?
In campagna elettorale nessuno ci ha seguiti su questa proposta che cercava di coniugare la nostra volontà di mantenere tutte le funzioni dell’ospedale con la necessità di avviarci verso una riforma che, come vediamo, sarebbe stata altrimenti imposta. Inseguire gli slogan demagogici e vuoti dei miei concorrenti sarebbe stato molto più facile: l’Ospedale non si tocca. E basta.

E dopo le elezioni, come vi siete mossi?
Abbiamo preso ogni contatto per rivendicare un ruolo importante per il San Michele, una risorsa imprescindibile per tutto l’Alto Friuli, che ha tutte le caratteristiche per svolgere una funzione centrale per la salute della nostra popolazione. Senza contare i contatti informali che continuano tutt’ora, ricordo solo che, tra incontri pubblici o tra gli iscritti al Partito Democratico, sono venuti a Gemona: la segretaria regionale Antonella Grim e il suo predecessore Renzo Travanut, il segretario provinciale Massimiliano Pozzo, il consigliere regionale Silvana Cremaschi, l’assessore alla sanità Maria Sandra Telesca e, tre volte negli ultimi mesi, la presidente Debora Serracchiani (l’ultima alla festa dell’Unità di Osoppo). In quegli incontri abbiamo preteso in modo chiaro che le funzioni dell’ospedale fossero garantite. Di più: abbiamo proposto che il San Michele sia collegato in modo più funzionale alle strutture esistenti a Gemona e nel territorio: palestre, piscina, facoltà di scienze motorie. Lo stesso per il Primo Soccorso sulle 24 ore: una richiesta che abbiamo avanzato insieme ad altre amministrazione che fanno riferimento al Partito Democratico.

E allora?
La Regione prevede che sul nostro territorio venga attivata una struttura dedicata alla post acuzie, alla RSA, al Presidio Sanitario, al Primo intervento, alla chirurgia ambulatoriale. C’è un’attenzione verso la prevenzione e la medicina del territorio che ci fa piacere. Alcune funzioni andranno però meglio definite nei contenuti durante il dibattito in aula, come hanno chiesto anche tutti i sindaci dell’Alto Friuli in un recente documento.

E quanto detto a Osoppo durante le festa dell’Unità dalla Presidente Serracchiani?
Non ero presente in quella sede perché mi trovavo momentaneamente all’estero. A Osoppo la presidente ha declinato in modo più preciso i contorni della riforma, garantendo al nostro territorio ulteriori funzioni rispetto a quanto era stato previsto. E ciò a partire dalle nostre richieste (e da quelle dei comitati cittadini). Pur consapevoli che la vicenda attuale è conseguente ad un lungo processo di depauperamento e che a una ristrutturazione si deve arrivare, ribadisco che  il San Michele può espletare ancora un’importante funzione per la zona montana e pedemontana in un sistema a rete con gli altri nosocomi, in particolare con quello di Tolmezzo.

Nel corso del Consiglio Comunale del 23 settembre è stato protagonista di uno scontro  con il Sindaco. Perché avete alzato la voce?
Purtroppo devo riconoscere che non è facile esercitare il dialogo democratico nelle attuali condizioni politiche a Gemona. Il Sindaco non perde l’occasione per manifestare tutta la sua insofferenza nei confronti dell’assemblea cittadina, quasi rappresentasse una noia, un impiccio, un appesantimento burocratico di cui liberarsi. Quasi sempre i consigli comunali sono defaticanti maratone in cui Urbani parla per ore al pubblico in sala, i rappresentanti delle minoranze vengono zittiti dopo qualche minuto, mentre gli assessori e i membri della maggioranza sono laconiche comparse. Così è stato durante l’ultimo consiglio. Urbani, invece di aprire un dibattito aperto su una questione centrale come la sanità, ha imposto il suo monologo solitario attraverso una “Comunicazione del sindaco”. Ciò per impedire che i rappresentanti dei cittadini gemonesi si esprimessero. Unica concessione sono stati 5 minuti ai capogruppi per una condensatissima replica e nonosatante avessimo presentato un “interpellanza” per conoscere le risultanze del mandato conferitogli con l’odg approvato all’unanimità.

Qual è stata la causa del diverbio?
Il contenuto del mio intervento, presumo, poiché mentre stavo parlando Urbani mi ha tolto la parola. Stavo infatti chiedendogli spiegazioni in merito alla lettera firmata da lui in qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci in cui si contraddicono alcuni punti dell’ordine del giorno approvato insieme in consiglio comunale. Questo palese cambio di marcia nei confronti della riforma sanitaria compiuto da Urbani ha probabilmente colpito nel segno. Di qui la sua scelta immediata di togliermi la parola e le mie ovvie rimostranze.

Credo che questo modo di gestire il confronto politico sia irrispettoso non solo degli avversari, ma soprattutto delle istituzioni e dei cittadini, che devono essere informati in modo chiaro e senza ambiguità sulle scelte dei loro amministratori. Al consiglio comunale c’era poco pubblico, nemmeno una trentina di persone, mentre io chiedevo al Sindaco di aprire la discussione, invitando cittadini, i sindaci della zona, i consiglieri regionali, dando risalto all’assemblea civica. Invece Urbani ha optato per una “Comunicazione” senza dibattito e approfondimento. Mi chiedo il perché.

E ora?
Credo che il sindaco abbia utilizzato molto male il mandato da noi tutti ricevuto. Ha deciso di agire come un politico di “parte”, senza rispettare il mandato unitario che aveva ricevuto. Nell’ordine del giorno si diceva chiaramente che Gemona avrebbe cercato di articolare una proposta non demagogica, fattiva, collaborativa, magari supportata da uno studio qualificato in grado di dimostrare l’utilità del San Michele nel contesto del servizio sanitario dell’Alto Friuli individuando ruolo e funzioni. Invece Urbani ha preferito rincorrere slogan demagogici che lasciano il tempo che trovano e sta alimentando il gioco dello scaricabarile, cercando di attribuire colpe e responsabilità sugli avversari politici, solo per trovare un comodo capro espiatorio.

Qual è il suo imbarazzo e, se vuole, quello del suo gruppo consigliare, essendo del PD (per cinque sesti) e nello stesso tempo sentendo la pressione dei concittadini gemonesi?
Innanzitutto desidero ricordare ai miei concittadini il leale e fattivo impegno mio e del PD locale per Gemona e il Gemonese nella vicenda del riordino sanitario regionale. Gli atti politici che abbiamo realizzato, gli ordini del giorno, i contatti con la Regione, gli incontri a diversi livelli, rappresentano in modo chiaro la nostra posizione.

Poi, vale la pena ricordare che l’adesione ad un partito politico è una scelta valoriale a principii di ordine sociale, politico ed etico di carattere generale. Non è un atto di fede, né l’adesione a un pensiero unico. Tanto meno oggi. Le opinioni all’interno di un partito sono dinamiche e molteplici, ancor più se lo stesso ha nel suo nome la parola “democratico”. Non ci si può meravigliare se la valutazione di alcune problematiche sono diverse se viste da Trieste, da Tolmezzo o da Gemona.

Ciò che mi rammarica e mi rattrista, lo dico ai miei concittadini, è l’occasione persa per costruire una unità sia tra le forze politiche di Gemona, sia tra i comuni limitrofi. Se invece di attaccare continuamente tutto e tutti, Urbani avesse fatto un limpido gioco di squadra, come gli avevamo proposto, è probabile che sulla riforma sanitaria avremmo potuto incidere di più. Ne sono convinto. Non potremo lamentarci se in un prossimo futuro i rappresentanti dei Comuni a noi vicini, non solo quelli del Partito Democratico, cominceranno a voltarci le spalle e a guardare altrove. Ci sono già, lo ripeto con dispiacere, i primi segnali.

Pubblicità

9 comments

  1. Mi farebbe immensamente piacere che ADESSO AD OGGI il Consigliere Comunale nonché capogruppo Della Marina rispondesse alle prime domande di questa intervista.
    Se aveva imbarazzo prima chissà adesso……

    Le ricordo che tra i sui annovera un nome …” ANDENNA ” che a mio giudizio (di un cittadino, stando ai al suo Compagno Daici, IGNORANTE e apartitico) FORSE FORSE POTEVA LAVORARE UN POCHINO PER GEMONA ???

    Mi permetta io sono convinto che voi NON AVETE MOSSO UN DITO per il San Michele…. e difatti i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Difendere il San Michele voleva dire allearsi ad Urbani e per Voi era sicuramente TROPPO !!!

    A Gemona su un muro, quando ero piccolo, c’era una scritta ….. IL FRIUL A NOL DISMENTEE…. impensais che chel mur e chel ca lu veve scrit AL ERE DI GLEMONE !!!!

    Per quanto riguarda le altre le vorrei ricordare che le elezioni erano il 25 maggio scorso ( non riporto i dati impietosi dell’esito ) e che la Serracchiani sotto la Loggia Municipale ha dichiarato ” IL MODELLO MANIAGO FUNZIONA !!!!” (questo è quanto mi ha riferito un suo fedelissimo) e che NESSUNO DI VOI SI E’ PERMESSO DI OBIETTARE NULLA !!!

    Chiedo scusa se sono stato duro, ma visto che oggi sono fuori di me e nè lei nè nessuno dei suoi in 12 giorni NON si è degnato di rispondere ad un nostro iscritto al gruppo(VISTO CHE SIETE ISCRITTI), passando di qua trovo questa bella intervista…..non ho saputo trattenermi.

    Grazie per l’ospitalità Giulio Ragalzi

  2. Gianpaolo Della Marina

    Leggo che si continua con toni supponenti e offensivi. Le sue semplificazioni (Giulio Ragalzi) sul pensiero mio e su quello di Scelgo Gemona sono del tutto arbitrarie, strumentali e non corrispondenti alla verità dei fatti. Questo esclude la possibilità di dialogo nonostante la mia disponibilità e di ciò mi dispiaccio. Se saprà cambiare tono e trattare l’argomento con il rispetto dovuto all’interlocutore (qualsiasi esso sia) sarò sempre disponibile. Lei parla del sindaco Urbani come riferimento ed esempio per la tutela e la difesa delle funzioni del San Michele. Io, invece, ritengo che i metodi i toni i modi da lui usati per dialogare e confrontarsi con le Istituzione su questo argimento si siano rivelate profondamente sbagliate e dannose per la cause. Le ricordo che, pur avendogli conferito il mandato con l’odg del 30 luglio, mai dopo ha ritenuto di confrontarsi con l’opposizione consigliera, pur dismostratasi unitaria con la maggioranza sulla questione ospedale. In questo fallimento riguardante il ruolo dell’ospedale di Gemona, metteteci pure anche il mio nome, ma prima, e facendo torto all’ordine alfabetico, metteteci quello di Urbani. E se dimissioni dovete chiedere a qualcuno, iniziate sempre dalle sue. P.S. Non ho ben compreso quali risposte dovrei dare dopo tutte le cose dette attraverso comunicati ufficiali e stampa. Cordialmente, Gianpaolo Della Marina

  3. Gentile signor Della Marina,ritengo di doverle rubare ulteriore tempo….ciò che dice,su ciò che è stato fatto da lei e dal suo gruppo in difesa del San Michele,mi perdoni ma è oscuro ai più! Solo voi lo sapete,perché a gran parte della cittadinanza non è dato saperlo….certo è che al fianco di noi cittadini non vi si è visti…a manifestare con noi contro questa riforma non ci siete stati (al contrario del nostro sindaco Urbani, dei consiglieri di maggioranza e dei sindaci di altri territori ),sulla stampa in nostro appoggio siete usciti ieri per la prima volta (un po’tardivi non crede???)….certo lei ora potrebbe rispondermi che non sarebbe comunque cambiato il risultato finale…e le potrei anche dare ragione (ma anche no!!), ma le voglio far presente che se non altro avreste ottenuto il rispetto del popolo che rappresentate!!!
    Distinti saluti
    Lara Copetti

  4. Mi si permetta. …..dottor Della Marina. ….una piccola e semplice domanda :
    Perché nessuno di voi , visto che è stato affermato di essere uniti alla maggioranza, non ha affiancato il sindaco Urbani Paolo ed anche i cittadini di Gemona, alla manifestazione a Trieste?
    Cordialmente
    Delia Gori

  5. Giulio Foschiatti

    io gentilmente attendo da 14° giorni una risposta e, mi si consenta, non ho mai usato toni offensivi e mai mi permetterei di mancare di rispetto a qualcuno….
    ringrazio anticipatamente chi vorra darmi soddisfazione nel fornirmi risposta

    cordialmente
    Giulio Foschiatti

  6. Scusate signori Regalzi e Copetti voi a nome di chi parlate? Di un centinaio, ma anche foste stati duecento di persone che di certo non sono rappresentative nemmeno di un quarto di territorio gemonese? No scusate ma vi rendete conto di quanto ridicoli siete?
    Dove eravate prima di ora? L’ospedale di Gemona non si può chiamare ospedale anche a detta di chi ci lavora dentro e in tutti questi anni di mal governo Tondo che ha pensato bene di non produrre alcunchè in materia perchè era cosciente di attirarsi i malumori di qualche amico e amico dell’amico…
    Quindi voi vorreste ergervi a paladini di una battaglia che non ha senso….siamo al collasso (l’ha detto anche Tondo….(informatevi per favore).
    Bisogna essere più seri se il vostro Sindaco ha preferito alzare le barricate anzichè discutere civilmente chiedere e pretendere con intelligenza non battendo i pugni sul tavolo… evidentemente ha altri progetti però ho il timore che si stia scavando la fossa da solo e che la Regione la vedrà col binocolo perchè aizzare le folle non paga.

    • Buonasera scusate intervengo solo per alcune precisazioni….Sig.ra Paula (una mancanza di rispetto non mettere il cognome mi permetta) io sono Ragalzi e non Regalzi, le voglio far presente che io PRIVATO CITTADINO senza appartenenza politica, ho raccolto solo il malumore di 2500 ISCRITTI al gruppo Facebook “IO VOGLIO L’OSPEDALE A GEMONA” ( e non come allude lei “umilinadoli” a 100 persone) . Mi coglie di sorpresa leggere che voglio eleggermi a paladino e cosa ancor più grave, AD UNA BATTAGLIA CHE NON HA SENSO. Vede lei non mi conosce e mi auguro che giorno avrà l’occasione di parlare con qualcuno che ho lavorato (non solo in questa occasione) e potrà verificare che questa cosa è totalmente falsa. Per quanto riguarda l’informazione in questi periodi ( 5 anni di Amministrazione e poi questi mesi come cittadino) credo di avere un quadro sufficientemente chiaro. Deduco dalle sue parole che la sua idea è puramente POLITICA, quindi sarebbe inutile dilungarmi in spiegazioni, ma una cosa gliela voglio precisare. Se lei troverà un solo post o qualche mia dichiarazione a favore di TONDO o chiunque voglia citare del Consiglio Regionale l’autorizzo a denigrarmi e a sbugiardarmi pubblicamente, invece per quanto riguarda il NOSTRO SINDACO (visto che non è il suo) io mi sono sempre rivolto a lui perché è il NOSTRO PRIMO CITTADINO ( se lei è di Gemona è anche il suo) . Spero di non essere stato offensivo (non credo di esserlo mai stato) ma anzi di essere sempre stato chiaro e trasparente …. cosa che purtroppo non posso dire di alcune persone ( purtroppo lei è una di quelle che non firma con nome e cognome). Per quanto riguarda l’ultima frase su Urbani….mi permetta ogni volta che la leggo mi scappa un sorrisino….perché quella frase è tipicamente friulana mentre il suo NIK non lo è per nulla. La saludi Siore Paule (in furlan) cun t’une sincere ridate. Grazie a Pense&Maravee par il spazi che mi han lasat. mandi

  7. Giulio Foschiatti

    ma invece di attaccare SEMPRE le persone, vi degnate di darmi una risposta?? e a questo punto mi aspetto volentieri una risposta anche da parte sua sig.ra Paula, Venga sulla pagina facebook dove si parla dell’ospedale e risponda al quesito che IO ho pubblicato!
    ah per trovare la pagina (se già non la frequenta) non dovrebbe avere grosse difficoltà: sà la frequentano circa 2500 persone…… a differenza del suo centinaio!!!!
    e ricordiamoci sempre: una, sette, cento o mille persone si parla sempre di persone! il rispetto a questo mondo è una grande dote, peccato che non tutti ce l’hanno 🙁

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *