La seduta del consiglio comunale di venerdì 27 giugno doveva essere l’occasione in cui il Sindaco Urbani avrebbe relazionato, nella sede deputata a discutere dei problemi della città, sulla questione attualmente di principale interesse per i suoi cittadini e quindi per l’amministrazione comunale.
Se avete avuto l’opportunità di sfogliare i quotidiani locali della settimana precedente la seduta, avreste potuto leggere quasi quotidianamente una sua dichiarazione in proposito.
Durante la seduta del consiglio comunale invece, il Sindaco ha affermato di non avere nulla da riferire in quanto la legge regionale non è stata ancora pubblicata. Nel suo incontro con la Serracchiani e la Telesca nessuna informazione concreta in proposito, quindi… inutile discuterne in consiglio.
L’opposizione, nella persona di Della Marina, ha cercato invano di entrare nel merito del problema, di capire a che punto siamo: i giochi sono definitivamente fatti? Qual è lo spazio di intervento dell’amministrazione gemonese sulle scelte riguardo all’Ospedale San Michele?
Usciti da Palazzo Boton ci siamo detti: ma la Presidente Serracchiani nell’incontro di lunedì 23 giugno ha solo detto, col suo simpatico sorriso: “Caro Urbani stiamo finendo di scrivere la legge, quando è pronta ti faremo sapere”?
Vi riportiamo a seguire quello che la Presidente ha pubblicato, in tempo reale, sul suo sito www.presidente.regione.fvg.it:
“Abbiamo ribadito al sindaco Paolo Urbani che nella riforma del SSR-Servizio Sanitario Regionale la struttura ospedaliera di Gemona si conferma importante e che dunque non si parla certo di chiusure.
Vengono mantenuti tutti i servizi già oggi esistenti, compresi quelli relativi alla diagnostica, e localizziamo nuove funzioni, anche in considerazione del fatto che nella nostra regione siamo carenti di servizi di riabilitazione, anche in regime di day-hospital, e mancano i posti di RSA medicalizzate e di lungodegenza. Al sindaco Urbani chiediamo una riflessione sulla Chirurgia programmata e valuteremo assieme il Piano del Pronto soccorso.
Confermiamo i tempi della riforma già annunciati.
Abbiamo iniziato con Telesca queste riunioni di riflessione con i sindaci ma intendiamo programmare sul territorio anche assemblee con i cittadini: vogliamo infatti spiegare la riforma nel dettaglio per far comprendere che vogliamo una riforma sanitaria che venga incontro ai nuovi bisogni ed alle esigenze delle nostre comunità“.
La Telesca ha ribadito: “L’ospedale di Gemona del Friuli conserva le sue caratteristiche incrementando alcuni servizi. Vengono dunque mantenute le Medicine e la Lungodegenza, ampliando tutte le funzioni riabilitative. Vengono confermate le Diagnostiche, quella radiologica e di base e la Specialistica poliambulatoriale. E l’ospedale di Gemona, con la riforma, ospiterà anche l’ospedale di comunità ed uno dei Centri di assistenza primaria (in alcune regioni sono stati definiti come Case Salute), che aggrega medici di Medicina generale, specialisti, infermieri per dare risposte ai cittadini, soprattutto quelli anziani o con problemi di cronicità, per non costringerli a rivolgersi ai Pronto soccorso ospedalieri“.
Parole testuali.
C’è dunque qualcosa su cui il consiglio comunale dovrebbe confrontarsi e decidere.
Per quanto le linee della legge regionale siano già definite, ci sono degli aspetti, non trascurabili, su cui l’amministrazione comunale può dire la sua. Apertamente e chiaramente. Non sarebbe stato utile e doveroso chiarirsi le idee in sede di consiglio comunale? Quale si ritiene sia il luogo per ragionare e fare delle scelte sui problemi della città di Gemona?
A casa del Sindaco?