Immigrati

Gemona, capitale della diaspora macedone

Molti gemonesi sono a conoscenza che la comunità macedone è la più numerosa a Gemona: più di 300 persone, 80 famiglie, quasi tutte di religione musulmana. Anche Pense e Maravee ne aveva scritto. Non tutti però sanno che è una delle comunità più numerose in Italia e forse in Europa.

Gahle Nahmir, Presidente della Associazione culturale Insieme - Zaredno

Gahle Nahmir, Presidente della Associazione culturale Insieme – Zaredno con il figlio.

Pochi sanno che oggi si è svolto a Gemona, al Polisportivo, un incontro dei  macedoni  che lavorano e risiedono a Gemona ai quali si sono aggiunti connazionali provenienti anche dalle regioni limitrofe e dall’estero: Austria, Germania, Svizzera e dalla stessa  Macedonia.

Gahle Nahmir è Presidente dell’Associazione culturale Insieme – Zaredno ed è l’animatore della festa. Mi spiega che lo scopo dell’associazione è promuovere le tradizioni e la cultura macedone a Gemona, farla conoscere ai  ragazzi macedoni di seconda generazione nati qui e anche ai gemonesi in un’ottica di scambio reciproco che valorizzi i tratti migliori dell’identità culturale di entrambi.

L’associazione ha rapporti con il Comune e in particolare con il Sindaco, ha dato una mano nella penultima tappa del Giro d’Italia di domenica scorsa e ha continui scambi con la Pro Loco di Chiusaforte, un rapporto che si è sviluppato a partire  da una  relazione  personale.
Un buon inizio che può preludere a ulteriori rapporti e scambi con le altre associazioni di Gemona.

Tre anni fa – mi racconta Nahmirabbiamo realizzato il primo incontro: era presente un centinaio di persone. Oggi sono diverse centinaia. Abbiamo fatto un torneo a pallone, mangiato, discusso e ballato insieme.  E’ la festa dell‘amicizia macedone. E’ una festa con tanti tavoli e in ogni tavolo ti trovi tra amici“.

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La bandiera dell’Associazione

Il clima dell’incontro è gioioso: pacche sulle spalle, danze spontanee, discussioni e molti giovani. Sul campo una squadra ha le magliette con su la scritta Stoccarda, altre la maglia azzurra o con altri colori ancora. Anche le persone di una certa età, con modica pancetta, partecipano al torneo e si cimentano sotto il solleone.
Le donne in questo panorama festoso sono assenti. Zale mi dice che è una questione religiosa e poi … si gioca a pallone!

Alla sera, la musica, le canzoni popolari e le danze prendono il sopravvento e forse anche la nostalgia e i ricordi di una terra aspra ma pur sempre una terra madre. Il presidente, ballando, sventola la bandiera dell’associazione.

Rincasando mi sovviene un passaggio di Nahmir: “Gemona è per noi la seconda casa e ci troviamo bene qui”.

 

E’ sera e i balli stanno prendendo forma….

 

 

 

 

 

 

 

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