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Un giovane liutaio a Gemona. Intervista a Marco Cargnelutti

La costruzione di strumenti musicali risale nella notte dei tempi.

Anche a  Marco Cargnelutti, come a tanti giovani, piace la musica. Infatti suona la batteria nel gruppo Ad Plenitatem Lunae. In lui poi si è sviluppata anche la passione di costruire strumenti musicali ad arco. Come mai?

A 19 anni incontra un liutaio di Tarcento e rimane affascinato da quel lavoro, da quelle atmosfere, da quell’ambiente.  Decide di provare a fare qualcosa di simile e si costruisce una chitarra. Costruire “suoni” lavorando il legno, unisce tecnica di precisione, estetica ed arte. La cosa lo coinvolge a tal punto che decide, a 22 anni, di fare un grande salto abbandonando lidi sicuri  e affrontando una professione con tante incognite. Si dimette dal lavoro lasciandosi  alle spalle un contratto a tempo indeterminato presso un’ azienda informatica del territorio e …

Ma sentiamo direttamente da lui  perché ha deciso di fare questa scelta e quali esperienze ha intrapreso.

Sicuramente ritorneremo a sentire il suono del violino una volta finito. L’impronta del suono racconta tante storie: quella della pianta, di chi l’ha scelta, del liutaio che ha dato forma al tutto. Prima di salutare Marco gli abbiamo chiesto di raccontarci il suo lavoro, mostrandoci in pratica come si svolge la verniciatura ad olio che conclude i lavori tecnici: per vedere il violino quasi finito e per avere un’ idea   della tecnica e dei saperi che questa lavorazione comporta.

Rinnoviamo gli auguri a Marco e lo  ringraziamo perché la sua esperienza  insegna ai giovani l’importanza di saper ascoltarsi e voler investire  sulle proprie passioni, grazie alle quali  è possibile costruire anche un futuro professionale. Di questi tempi non è un’ attitudine comune e di poco conto.

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