In questo tornante aspro della storia misuriamo la nostra umanità, ridefiniamo il concetto di prossimo, rinnoviamo il volto alla democrazia.
Ci guardiamo allo specchio.
Non possiamo voltarci dall’altra parte.
Siamo una comunità solidale? Noi comunità di migranti lavoratori, migranti terremotati, giovani migranti in cerca di futuro.
Anche Gemona, città del ben stare, può accogliere?
Noi associazioni, noi Comune, noi forze politiche, noi parrocchie, noi padri Stimmatini, noi suore, noi comunità macedone, albanese, rumena, marocchina … rispondiamo.