Riprendiamo la chiacchierata con Pierluigi Cappello, poeta e scrittore friulano; ci parla del presente come di un post- terremoto mai concluso.
Nel romanzo “Questa libertà” il racconto si sviluppa in cinque episodi e intreccia le esperienze vissute dal protagonista, prima bambino poi ragazzo, con le vicende, gli accadimenti della comunità. Nato a Gemona, Pierlui Cappello è vissuto a lungo a Chiusaforte dove si trovava nel’76 quando il sisma ha travolto il Friuli: il terremoto è stata sicuramente un’ esperienze tragica e determinante per lui, come per migliaia di friulani.
Cosa è rimasto di quel periodo? E’ veramente una fase chiusa?
“Ogni goccia balla il tango”sottotitolo “Rime per Chiara e altri pulcini”è la raccolta di 33 poesie che nasce dalla richiesta di Chiara, la nipotina di 7 anni, che gli chiede di scrivere una poesia tutta per lei.
Da quel momento comincia la ricerca di “parole bambine”.
“Ho capito che i bambini vogliono metri precisi, rime piene, che aggancino la concretezza; devono riconoscersi, gratificarsi nei suoni”
“Le parole sono belle… E’ come quando volo giù dallo scivolo nel parco” dice Chiara