Le tipologie di rifiuti “in buono stato” più rappresentative sono state:
1.oggetti di piccola taglia che non utilizzano corrente elettrica
2. piccoli elettrodomestici, informatica (portatili, stampanti, PC, fax,…)
3. mobili o componenti di mobili
Queste 3 categorie hanno rappresentato circa l’85% dei “rifiuti potenzialmente riusabili” censiti in 5 sabati mattina a cavallo tra lo novembre e dicembre scorso: in tutto 300 “pezzi” che su base annua diventano per difetto, circa 3.500.
Come impedire che beni funzionanti, diventino un rifiuti creando un improprio costo economico e ambientale? La Associazioni hanno sviluppato 3 proposte.
1) LA REALIZAZIONE DEL CENTRO DI RIUSO
Intervenire sul capannone esistente della vecchia ricicleria, ristrutturandolo in modo tale da permettere il conferimento di beni, la loro igienizzazione, manutenzione, riparazione (mobili, dispositivi elettrici – elettronici …), confezionamento ed eventualmente la vendita. La gestione dovrebbe essere affidata ad una cooperativa sociale che al suo interno ha le competenze necessarie alla rigenerazione dei beni conferiti e loro vendita. I beni potranno essere conferiti in forma gratuita oppure in conto vendita.
2) LA PIATTAFORMA INTEGRATA (evoluzione della proposta 1)
Il Centro di riuso, unitamente al Centro di Raccolta sarebbe una componente essenziale della piattaforma integrata che può tradurre in pratica i primi 3 principi della gestione dei rifiuti:
- La prevenzione mediante il riuso dei beni
- La preparazione al riutilizzo (che consiste nelle operazioni di controllo, pulizia, smontaggio e riparazione attraverso cui prodotti o componenti di prodotti diventati rifiuti sono preparati in modo da poter essere reimpiegati senza alcun pretrattamento in un altro processo produttivo) permetterà al Centro di riuso di utilizzare il centro di raccolta dei rifiuti come “magazzino dei pezzi di ricambi”; questo sarà possibile quando verrà emanato l’apposito decreto e con le modalità previste dallo stesso
- Il riciclo dei rifiuti, ruolo attualmente svolto dal Centro di raccolta
La piattaforma integrata ottimizza i flussi di materia finalizzati all’economia circolare
- Un rifiuto (una componente) conferito al Centro di raccolta potrà essere utilizzato dal Centro di riuso nelle attività di manutenzione, riparazione dei beni
- Le attività di manutenzione c/o il Centro di riuso producono scarti che possono essere conferiti al Centro di raccolta, se soddisfano i requisiti di legge (rifiuti speciali assimilabili agli urbani)
- Le famiglie con un unico trasporto potranno conferire al centro di riuso e al centro di raccolta
3) IL VOLONTARIATO IN PRIMA FILA. In attesa che il centro di riuso diventi una realtà il Circolo di Legambiente si è impegnato, in collaborazione con altre associazioni e il Comune ad avviare l’attività e ha presentato un progetto in Regione per sostenere la fase di avvio della sperimentazione.
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