Ambiente

Consumo di suolo a Gemona

Dialogo immaginario tra un bambino e il padre attorno al tema della terra e  alla sua importanza per la comunità dei viventi. Intervento introduttivo a una serie di articoli dedicati al consumo di suolo a Gemona.

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Immagine di Gemona nel 2025. Sarà proprio così?

Papà cos’è la terra?
E’ quello strato di 15- 20 cm che tu vedi e tocchi nell’orto; è un laboratorio ecologico, popolato da molti organismi, dove i materiali si accumulano, si trasformano e vengono in parte riassorbiti dalle piante. Pensa che in una porzione di  suolo grande come un campo di calcio quegli organismi possono pesare come 5 o 6 elefanti, molto di più degli animali e degli uomini che lo calpestano. Sono lombrichi, insetti, funghi, batteri,.. fondamentali per chiudere i cicli della natura.

La terra è uno dei 4 elementi, su cui è stata posta finora minore attenzione. Infatti c’è consapevolezza dell’elemento fuoco ovvero della questione energetica, dell’acqua con i suoi conflitti, dell’aria con i gas serra che stanno modificando il clima globale.  Sul suolo però c’è stato finora, salvo alcune eccezioni, un assordante silenzio. Solo negli ultimi dieci anni abbiamo iniziato a parlarne.

Papà, quando piove l’acqua scorre sull’asfalto ma scompare quando bagna la terra. Dove va?
S’infiltra ed è trattenuta dalle sostanze minerali (particelle di argilla) e dall’humus. Quella che sfugge per effetto della gravità alimenta i pozzi d’acqua sotterranei. Se osservi al microscopio un grumo di terra ti accorgerai che è pieno di piccole caverne. E’ li che avvengono le reazioni e gli scambi dei nutrienti. Se consideri tutta la superficie, anche quella delle “caverne” interne, un terreno grande come un campo di calcio, ha una superficie che può  contenere l’Austria.

OOOOOh….!  Papà il suolo serve solo ad appoggiare le strade e le case?
Provochi eh! Tu sai come la penso. Molti però lo hanno inteso e lo intendono così. Ma i servizi offerti dal suolo sono diversi e importanti: nutre le piante che assorbono energia solare e producono cibo, filtra e pulisce l’acqua, ospita la maggioranza degli organismi viventi presenti sul pianeta, ci fornisce le materie prime per realizzare le nostre case  e custodisce i tesori del passato, la nostra storia. Si forma in migliaia di anni e una ruspa in un attimo lo distrugge e, se sopra,  gli costruiamo un parcheggio lo “sequestriamo” per molto tempo. La cementificazione del suolo che è andata ben oltre le normali necessità, ha fatto sì che non riusciamo più a sapere dove inizia e finisce un paese.

Allora sono tanti i nemici del suolo?

Sì. Il suolo ha pochi sostenitori  e molti nemici: il malaffare, la speculazione finanziaria, l’urbanizzazione al servizio dell’economia e consenso, i bisogni degli Enti Locali di fare cassa, i grandi consumatori di superfici (centri commerciali, …)  il sogno della casa nel verde, lo spreco di cibo, l’iperalimentazione, l’industria energetica …  per citarne alcuni.

Ma come faremo domani a sfamare tutti? La popolazione sta crescendo.
Hai ragione: ogni anno, nel mondo, si aggiungono 85 milioni di bocche da sfamare e i suoli fertili si riducono sempre più in quantità e qualità; in parte vengono utilizzati per produrre, non alimenti, ma “energia”. Stati popolosi come la Cina e l’India stanno inoltre acquistando suoli in Africa, cacciando i contadini locali, per sfamare i loro cittadini. E poi ci sono gli speculatori…

Papà cosa si può fare per salvare il suolo?
Innanzitutto bisogna parlarne. Ci sono poi tante cose che si possono fare per conservare i suoli e accrescere la vita che contengono. Te ne cito alcune:

  • Fare leggi e regolamenti per dire Stop al consumo del suolo, porre dei confini all’espansione urbana
  • Permettere l’acquisto di suolo agrario solo a chi coltiva la terra
  • Praticare una agricoltura di qualità. In alcune regioni della Cina  non ci sono più api e gli uomini-ape le sostituiscono nell’impollinazione.
  • Ripopolare le campagne
  • Praticare il riuso, il ripristino, la demolizione per rigenerare gli edifici sul costruito
  • Progettare parchi agricoli periurbani multifunzionali
  • Aumentare il verde in città
  • Acquistare prodotti a km Zero
  • Considerare il suolo come bene comune e come bene culturale, frutto della coevoluzione tra comunità umane e ambiente, che rende unici i nostri territori. Io sono stato in Val Pusteria e nella Terra dei fuochi.
  • Promuovere una educazione che ricolleghi l’esperienza dei giovani alla terra, al senso del limite, alla consapevolezza del ciclo organico di cui noi facciamo parte.

Per salvare il suolo occorre conoscerlo, capire la sua importanza per l’uomo, farlo diventare un valore non solo monetario, della cui qualità dipende il nostro destino. Ricordalo, ricordiamolo.

Papà, se da grande farò il Sindaco, proteggerò il suolo.
Bravo Marco! Proteggendo il suolo proteggi l’ambiente e l’uomo. Adesso però andiamo a tavola e mangiamo la verdura che hai raccolto con la nonna nell’orto “senze velens.

 

 

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